On the road sulla Costiera Amalfitana


A volte ho solo bisogno di uscire dalla routine quotidiana e se non posso evadere davvero dalla mia vita lo faccio con la fantasia. L'incontrollabile bisogno di nutrire il mio cervello di cose nuove mi fa venire voglia di iniziare a guardare biglietti aerei e a riguardare le foto. Di luoghi belli, in cui vorrei ritornare; dove avevo trovato un po' di pace per il mio spirito irrequieto (più che altro sono una cagacazzi di proporzioni immani, ma sorvoliamo).
Uno di questi è stato la Costiera Amalfitana.

Ci sono stata l'estate scorsa ma la bellezza di questo Car trip è stata che non era un viaggio programmato.
Normalmente non sono un'avventuriera, devo rivedere ogni minimo dettaglio, devo essere sicura di quello che faccio, di dove vado ma questa volta è stata una "piccola improvvisata" in compagnia dei miei genitori mentre tornavamo a casa da Matera.
Non capita spesso che papà si prenda le ferie e dal momento che quella settimana per noi era una rarità volevamo girare un po' e lui se ne esce dicendo "invece di fare la solita autostrada che dite di andare per la Costiera Amalfitana?" Sentenza accolta!

Un soleggiato venerdì di agosto, con una macchina piena come una cocuzza - da brava famiglia del sud - ci siamo incamminati verso una costiera tutta curve. Curve che veramente facevano paura, roba che i bus suonavano per far sapere della loro presenza, due si sono incrociati e ci hanno messo mezz'ora per sbrogliarsi senza causare una tragedia! Roba che ho visto la strada da un drone in video e se avessi saputo prima com'era non ci sarei andata, l'unica fortuna era che mio padre si trovava alla guida perché io....ho mai parlato di quella volta a Corfù che abbiamo rischiato di morire in una strada impraticabile? No? Dovrò farlo!
Ritornando al topic principale, armati di pranzo al sacco fatto di panini della nonna, mozzarelle fresche e provola ci siamo incamminati verso questa bellezza senza orizzonte.
Prima tappa: Vietri sul mare.
Sosta lungo la discesa e ci avviamo verso una piccola oasi di paradiso, immersa nella selva dalla
quale trapelavano i raggi del sole che picchiava durissimo. Scendiamo così tante scale che più le vedevo e più avevo voglia di dire "Vabbè ho capito com'è, carina. Adesso torniamo in macchina!" ma abbiamo proseguito e quello che ho trovato davanti mi ha stupito. Perché non è la spiaggia a cui siamo abituati, almeno io, non è lo scempio che troviamo ad Ostia e giù di lì, è una piccola oasi dove il colore predominante è il blu del mare, dove l'aria che respiri è fatta di grida gioiose provenienti dall'acqua che impazzava di scie lasciate da barche che se ne scorrazzavano allegre sul blu. Potrò sembrare sdolcinata mentre lo racconto ma, a distanza di tempo, posso dire ancora di essere rimasta colpita da questa bellezza, e il mio spirito romantico ( che si nasconde molto bene) è rimasto segnato da questa piccola meraviglia che abbiamo scovato infondo alle 183873 scale che abbiamo fatto! ( Un vecchietto con ombrellone e sdraio ci ha fatto compagnia nella risalita, ma lui era
decisamente più allenato di noi!)
Essendo la strada lunga e questa solo la nostra prima tappa decidiamo di tornare alla macchina  e ricominciamo il viaggio. Non ho fatto moltissime foto, quelle che sono riuscita a cogliere perché ragazzi, le foto sono belle e rappresentano i nostri ricordi, anche le nostre stesse sensazioni, ma a volte i momenti vanno vissuti. Bisogna rimanere a guardare e cercare di memorizzare, anche così ci faranno compagnia.
Una volta arrivati al di sopra di tutte le colture di limone si era fatta l'ora di pranzo e decidiamo di appostarci in una piccola sosta, una sorta di balcone che dava sulla frazione di Erchie e, oltre a qualche vecchietto davanti la porta di casa che riposa in amaca, ci si presenta davanti uno spettacolo impressionante.
Quando guardo il sole dell'ora di punta brillare sulle increspature delle onde mi rilasso, il tempo si ferma e per un momento solo mi sembra che qualsiasi problema non sia poi così grande paragonato a quell'infinito ma poi tornano a chiamarti e a dirti "rimettiamoci in viaggio" e tutto torna come prima. Proseguiamo curiosando a destra e a manca tra le varie frazioni fino a che non arriviamo a Maiori e Minori dove non potevamo non far visita al famosissimo negozio di pasticceria Sal De Riso.
Ci avevano avvertito elogiando la qualità del prodotto che però veniva messo in crisi dal prezzo spropositato ma noi, temerari, ci siamo seduti fronte mare.
Ancora lo sogno! Ancora sogno la dolcezza di quella Delizia al Limone che non vi potete neanche immaginare. In realtà io avevo preso la coppa di gelato che si vede in primo piano nella foto, non sono per niente amante dei dolci e soprattutto del limone dunque avevo scelto il male minore e già quello era fantastico! Un gelato così non lo ritroverò da nessuna parte, e vi dico che non sto esagerando! Ovviamente poi ho dovuto far fare il bis a qualcun'altro perché mi sono rubata la porzione di mio padre e ... niente, a volte dico a mia madre "Ti prego, andiamo da Sal De Riso, ho voglia di una delizia, mi passa il suo odorino sotto il naso!", immaginate come mi ha plagiato questo posto! Immaginate! Ci avrei messo le radici a Minori, insomma l'ho adorata. E se devo essere sincera il conto non è stato poi così salato, anzi, onesto sia per il nome famoso del luogo sia per essere seduti fronte mare sulla costiera. Perciò non vi spaventate, non serve la carta di credito e se non ci siete mai stati, andateci!!
Abbiamo proseguito mio malgrado perché avrei preso una stanza lì e ci sarei rimasta ma la strada era
lunga e la sera si avvicinava. Camminando abbiamo visto case e hotel a precipizio sul mare, che se avessi dovuto scegliere dove alloggiare, scusate la franchezza, ma lì non ci sarei mai stata. Credo che i nuovi problemi con l'altezza si siano scatenati proprio lì!
Quasi per caso, faccio fermare mio padre dove avevo scorto una piccola insenatura; curiosa di vedere mi sono incamminata e ho trovato questa piccola bolla, Sembrava di ritrovarmi in un dipinto senza sbavature. Un'insenatura piena di barchette colorate, probabilmente era una proprietà privata...e beato chi ne può godere!

Purtroppo più si andava avanti più la stanchezza si faceva sentire, perché  fare in un giorno solo la costiera è stato abbastanza pesante anche se piacevole, dunque abbiamo deciso di non fermarci ed andare solo in macchina, abbiamo fatto giusto qualche foto con il tramonto e Positano lo abbiamo visto ben ancorati ai nostri sedili con la testa che scoppiava e le gambe a pezzi, tralasciando anche Sorrento dove andrò sicuramente.

Magari a volte mi faccio prendere un po' dalle novità, dai posti nuovi ma non sono una di quelle che ha come filosofia di vita "Basta che vado e sono felice", purtroppo ho fatto viaggi che mi hanno lasciato l'amaro in bocca ma non questa giornata. Questa la posso classificare tra i bei momenti, quelli che mi restano impressi, e non solo per quello che ho visto ma perché i miei compagni di viaggio sono stati i miei genitori. Sarò forse bambina per alcuni, ma anche se sto crescendo e posso andarmene per conto mio dovunque voglia, mi piace ancora andare fuori con i miei, mi piace girare con loro, scoprire con loro, come una famiglia. E di questo non mi vergognerò mai, anche se ho avuto i momenti del "lasciami davanti scuola, non scendere dalla macchina e vai via subito!".
Volevo condividere questa giornata da un po' e finalmente ho avuto tempo per farlo.
E sicuramente, se non ci siete mai stati, ve la consiglio come fuga dalla quotidianità.















Commenti

  1. Brava...concordo sul fatto che sei una cagacazzi di proporzioni immani,poi nella vita un pò bisogna osare, i programmi vanno bene ma che monotonia! I programmi sono fatti per essere stravolti ;)

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  2. E lo so che vanno stravolti, ma la precisione è più forte di me!

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