Stereotipi - Il male del Mondo

Recentemente è scoppiato un putiferio sul web per un articolo di IO DONNA nel quale l'attrice Chloe Moretz è stata definita grassa per indossare degli shorts. In questo post non voglio fare né polemica né retorica ma voglio raccontare i miei 25 anni di fisime mentali. 


Di origini mediterranee, con il cosiddetto corpo a clessidra nasco prevalentemente magra, la tipica ragazza stecchino, di quelle che mangiano ma non prendono peso mai tanto che a casa, per un piccolo periodo di tempo, hanno avuto paura che soffrissi di bulimia, mia nonna soprattutto. Poi arriva quel giorno in cui per mesi sei sotto cure di cortisone e puff...ti vedi cambiare. Ti guardi allo specchio e ogni volta è una doccia d'acqua ghiacciata. Vedi il tuo fisico allargarsi, diventare qualcosa che non ti piace, che poi non so dirvi nemmeno perché non mi piacessi; forse l'abitudine di vedersi in un determinato modo o forse inconsciamente era proprio quello stereotipo di bellezza, quando la moda e televisione ti indottrinano passivamente. Etichette, frasi come "Sei davvero bella ma saresti ancora più bella se perdessi un po' di pancetta" o quelle di alcuni ragazzi del liceo che alle mie spalle, convinti non li sentissi, si dicevano "Che culo grande!"

Un'adolescenza passata così, tra il non cercare di farsi influenzare l'estate al mare ma vedersi nelle foto con le amiche come quella che se la foto fosse stata fatta solo in faccia sarebbe stato meglio
Quella che i vestiti non li metteva mai perché pensavo di non potermeli permettere. Con il tempo - perdere peso dopo il cortisone in corpo ne richiede tanto - ho fatto diete, consultato dietologi e fatto sacrifici che, per tornare com'ero, non mi sembravano affatto tali. Ma lo sapete che succede? Che com'eri non si torna mai. 

La mia conformazione fisica crescendo è cambiata e, a meno che non mi affetti come un prosciutto dal macellaio, le mie cosce saranno sempre quelle, un po' tonde, un classico corpo del sud mi ripeto. Eppure ancora oggi un po' ci soffro. Non riuscire a mettere alcune cose e piacermi ma quello adesso lo faccio per me. Perché sono io a non volermi mettere alcune gonne, perché non mi piace il complesso di quel che vedo allo specchio e non perché ho paura che gli altri mi guardino male o che mi dicano qualcosa o perché ho uno stereotipo in mente che non rappresento. Questa storia del bisogna vedersi belle sempre anche con i propri difetti ha quel che serve per essere vera ma non deve esserlo per forza.

A me sembra tanto che in questo modo si voglia soppiantare uno stereotipo con un altro ancora ma è qui che si sbaglia. Ognuno deve piacersi e basta, che sia magra come uno stecco o normopeso o più. I nostri difetti non ci devono piacere per forza quasi fosse una medicina che dobbiamo mandar giù a naso tappato. Noi li dobbiamo accettare perché solo così ce ne potremmo sbattere dello stereotipo magro o grasso. Infondo, sono solo parole! Chi ti può dire che sei grassa? Cosa significa questa parola? Credo che l'importante sia solo piacersi, accettarsi e non cambiare per dei modelli imposti in un senso o in un altro.  


 Ogni donna è bella, se ne deve solo rendere conto!

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